Il Nuovo Polo Scolastico di Olmedo si inserisce in un vuoto urbano tra il confine dell’abitato e il  Complesso Sportivo. L’area, dalla forma trapezoidale allungata, ha il suo maggior sviluppo  longitudinalmente in direzione nord-sud e intercetta la trama dei percorsi, sulla quale si attesta il  tessuto urbano, proprio nel punto in cui questa allenta le sue maglie per innervare il territorio  circostante. L’intervento si definisce come nuova costruzione istituzionale capace di attribuire 1un valore identitario non solo all’area limitrofa ma a tutto il territorio circostante riqualificandone la qualità ambientale e paesaggistica. L’idea progettuale si basa sugli elementi caratterizzanti del  territorio declinati in forme semplici a comporre una tettonica asciutta, iconicamente riconoscibile e dall’elevato valore poetico. La pesantezza dei blocchi in trachite dialoga con la leggerezza delle  foglie di olmo. Il Polo Scolastico si configura quindi come un insieme di spazi perimetrati da recinti  murari e protetti da due grandi foglie, definito nella dicotomia tra minerale e vegetale, geometrie cartesiane e curve organiche, corpi pesanti e superfici leggere. Un’architettura pedagogica nel suo  dimostrare l’individualità delle singole parti che concorrono a formare un disegno unitario e  identitario.

il prodotto finale è un edificio rappresentativo, che genera senso di appartenenza non solo per gli utenti ma per l’intera comunità e a livello architettonico, gli spazi sono stati progettati per essere funzionali alle attività interne al punto da diventare il terzo insegnante. La scuola deve supportare l’insegnamento offrendo ambienti adeguati e coerenti  con il benessere psicofisico degli utenti per facilitare l’apprendimento da parte degli studenti e  l’insegnamento da parte del corpo docente.